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Il Capriccio del Miliardario
Anno
1914
Produzione
Società Italiana Cines
Paese
Italia
Genere
Avventura
Titoli alternativi
Capriccio di Miliardario, ll Capriccio di un Miliardario
Durata
52'

Il Capriccio del Miliardario

Il film, la copia, il restauro

«Il Capriccio del Miliardario» è un film d’avventura muto italiano prodotto dalla Società Italiana Cines nel 1914 e girato a Roma. Il Gosfil’mofond Rossii ne conserva una copia con il titolo «Der Millionenläufer» («Il Corridore per il Millione»), con didascalie in lingua tedesca.
La copia digitale, in qualità 4K, è stata effettuata a partire dal migliore elemento disponibile, un controtipo negativo in 35mm, in bianco e nero, su supporto triacetato. Il film è stato restaurato digitalmente nel 2024.

Trama

Il Capriccio del Miliardario. Un miliardario americano, Rugzund, decide di organizzare, durante il suo soggiorno a Roma, una gara originale. Deposita dunque in banca una somma di centomila dollari, che spetterà al vincitore della seguente competizione. Durante il periodo di un mese, i partecipanti devono attraversare Roma in tutta la sua lunghezza seguendo la linea retta più breve possibile, entro una larghezza non superiore a dieci metri; come modalità di spostamento sono escluse le traversate in barca, il volo, così come i mezzi di trasporto a cavallo, in auto, in bicicletta, ecc. L’annuncio di questa gara provoca una sensazione: nelle strade, nei caffè, nei ristoranti, nelle case private si parla solo di Rugzund e dei suoi capricci. Il giorno dell’inizio della competizione, il numero dei partecipanti è piuttosto elevato, ma diventa subito chiaro che il vincitore sarà il noto sportivo Paolo Sbrigga… Infatti, in diciotto giorni, è il primo a raggiungere l’obiettivo… Restano dodici giorni alla fine del mese. Durante questo tempo, nessun altro riesce a completare l’intera traversata… e Paolo si sente già il proprietario dei centomila dollari, che gli servono per sistemare i suoi intricati affari… Ma il giorno dopo compare il suo concorrente, Danni. Costui ha a disposizione solo dieci giorni… ma deve assolutamente ottenere il premio… Da questo dipende il suo destino… la sua felicità… vuole vincere questi soldi per pagare i debiti del padre della sua fidanzata… E l’amore compie miracoli… Danni supera una serie di pericoli, sventa le trappole preparate dai suoi rivali e, a mezzanotte, allo scadere dei dieci giorni, termina la competizione… Il premio spetta a lui…
Описаніе новыхъ картинъ. Акціонерное О-во А. Ханжонковъ и К°, Москва — Капризъ милліардера, “Вѣстникъ кинематографіи”, a. 4, n. 2/82, 15 gennaio 1914, p. 60

Annuncio pubblicitario per la distribuzione di «Капризъ милліардера» [Il Capriccio del Miliardario] nei territori dell’Impero Russo, pubblicato in “Вѣстникъ кинематографіи”, a. 4, n. 1/81, 1 gennaio 1914, p. 54

Critica contemporanea

Si tratta di un capriccio un pò costoso e parecchio fantastico, ma, trattandosi però di un miliardario, possiamo anche permetterglielo. Questo tale miliardario dunque stabilisce il premio di un milione per chi è capace di percorrere Roma nella sua maggiore lunghezza, in linea retta, su uno spazio non maggiore di dieci metri. Vi si provano in parecchi, e dopo molte peripezie riesce vincitore Publio Danna, il quale, intascando il milione, riesce a salvare un banchiere ch’era per fallire, sposandone la figlia, della quale era fidanzato. Ecco lo spunto… ardimentoso del non meno… coraggioso soggetto, che ha dato però modo alla “Cines” di farci ammirare le ottime qualità artistiche e… acrobatiche degli interpreti di questa film, che, per merito della esecuzione e della buona fotografia, piace, interessa e diverte.
Eliseo Demitry, La parola del critico – Capriccio di miliardario (Cines), “La Vita Cinematografica”, a. 5, n. 7, 22 febbraio 1914, p. 72

Note

I nomi dei personaggi variano di volta in volta nelle tre versioni italiana, tedesca e russa.

Il film mostra scorci della Roma dell’epoca, tra ambientazioni ancora esistenti e riconoscibili – in primis la fontana di Trevi – e altre scomparse – tra cui gli stabilimenti della Cines in via Appia Nuova, poi via Veio, fuori Porta San Giovanni. In particolare, nelle inquadrature effettuate presso i suddetti studios, oltre a riprese dietro le quinte e relative alla realizzazione di un film storico, si intravedono brevemente i comici Giuseppe Gambardella e Raymond Frau (quest’ultimo all’epoca impegnato presso la medesima casa cinematografica con il personaggio di Kri Kri, e con lo stesso Gambardella spesso in ruoli secondari).